P/E - Come capire quando un'azione è troppo cara

04.04.2020

Quali sono i titoli più "cari" e quelli più "economici" in Borsa? Una risposta assoluta non esiste: ci sono troppe risposte intermedie, troppe motivazioni diverse in base alle quali valutare la quotazione di un titolo. Si può invece verificare quali azioni hanno un rapporto prezzo/utili più alto, o al contrario più basso.

Il primo passo per cercare di capire se un titolo è troppo caro oppure no è la valutazione del rapporto prezzo/utili. Con P/E ratio si intende il calcolo del rapporto tra il prezzo corrente di un'azione e l'utile a questa associato:

Quindi il P/E si calcola ponendo al numeratore il prezzo di una singola azione societaria e al denominatore l'EPS (earning per share), ossia l'utile per azione. Prima di trovare il P/E quindi bisognerà scovare l'EPS:

Più il P/E sarà alto più ciò significherà che gli investitori sono disposti a pagare di più per avere il livello di utili del denominatore. Il P/E è anche una misura della fiducia del mercato nei confronti delle capacità societarie di incrementare gli stessi utili. In poche parole il P/E si potrebbe definirlo come un rapporto che permette di sapere quanto pagare per ottenere un utile di quella società

L'utilizzo del P/E è abbastanza frequente in quanto consente di evidenziare quanto un titolo è sopravvalutato o sottovalutato rispetto ai conti di bilancio della società in esame. A seconda del tipo di utili presi in considerazione nel calcolo del rapporto esistono due tipi "diversi" di P/E:

  • Trailing P/E: se al denominatore vengono considerati gli utili realmente conseguiti nell'ultimo bilancio societario di esercizio.
  • Forward P/E: se al denominatore vengono considerati gli utili stimati per l'anno successivo di esercizio.

Il P/E è utile se paragonato ad altri parametri:

  • P/E di settore: il paragone avviene tra il P/E della societa che si sta esaminando con il P/E del settore di riferimento, cioè con quello delle altre aziende della stessa taglia e dello stesso settore.
  • P/E relativo: in questo caso si cerca di capire qual è la percezione degli investitori paragonando il P/E del titolo in un determinato periodo di tempo.
  • PEG Ratio: paragona il P/E alla crescita degli utili. La formula è data dal rapporto tra il P/E e il tasso di crescita degli utili negli ultimi 5 anni. Un titolo con un P/E di 5 e con una crescita degli utili negli ultimi anni del 5% ha un PEG pari a 1, mentre un titolo con un P/E di 20 e una crescita degli utili degli ultimi anni del 40% ha un PEG di 0,5. In quest'ottica la seconda azienda è sottovalutata rispetto alla prima.

Considerazioni

La domanda che bisogna sempre farsi prima di iniziare a investire su un titolo è capire se il mercato sta valutando correttamente il P/E di un'azienda. Un P/E basso va inteso come campanello di allarme perché segnala la mancanza di previsioni positive riguardo alla crescita nel tempo di un'azienda. Aspettative basse significa scarso interesse da parte del mercato e di conseguenza nessuno è interessato a comprare un'azienda con un basso P/E. 

Un P/E alto non significa che i prezzi delle azioni non possano continuare a crescere in futuro. Il P/E infatti può scendere anche se i prezzi delle azioni continuano a salire, se gli EPS aumentano più rapidamente dei prezzi delle azioni. Il P/E può quindi avere una tendenza positiva o negativa, ecco le situazioni che si possono presentare:

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