ETF, che cosa sono?

23.11.2019

Gli ETF sono delle forme di risparmio collettivo gestito di tipo passivo, ovvero che replicano in tutto e per tutto l'andamento di una certa materia prima, di un indice o di un mercato. 

I vantaggi di questo tipo di fondi di investimento sono legati all'abbattimento dei costi collegati alla gestione e in più si può avere un andamento identico a quello del mercato che ci interessa. Sono vantaggi molto importanti perché ci permettono di avere rendimenti superiori rispetto ad altri investimenti bancari proprio in virtù dell'aspetto dei costi più contenuti. Gli ETF non sono altro che fondi a gestione passiva, ovvero che tramite la loro composizione riflettono 1:1 l'andamento del valore di una materia prima o di un indice.

Non ci sono gestori che puntano su titoli che si ritengono più convenienti (gestione attiva), ma la replica perfetta di quello che avviene in senso generale su un determinato mercato. Questa loro particolare configurazione ha reso gli ETF molto interessanti sia per chi li gestisce che per chi li compra, infatti:

  • non è necessario avere analisti e strumenti di analisi avanzata, perché il fondo è a gestione passiva e dunque si deve occupare soltanto di mantenere le proporzioni di titoli che possono riprodurre l'andamento dell'indice stesso;
  • non è necessario, per chi compra questo strumento, gestire il patrimonio, perché se ne occuperanno appunto i sistemi che automatizzano la composizione del portafoglio.

Si possono trovare sul mercato diversi tipi di ETF, che legano il proprio andamento a:

  • azionari - replicano indici di mercato (S&P 500 etc.), di settore (S&P 500 Bank) e immobiliari (R.E.I.T.)
  • obbligazionari - replicano l'andamento delle obbligazioni statali e corporate
  • materie prime energetiche e non (ETC) - come nel caso di gas naturale, petrolio, metalli preziosi e metalli industriali, terre rare, altri tipi di materia prima ad uso industriale.

Vantaggi

Sarebbe più che lecito chiedersi quali sono i vantaggi dell'acquistare un ETF rispetto all'acquisto dei titoli ai quali fa riferimento. Dopotutto potremmo saltare le commissioni e gestire direttamente il nostro portafoglio, quindi perché acquistare ETF? Vediamoli qui di seguito:

  • c'è la possibilità di intervenire su un indice per intero, seguendone l'andamento, cosa che sarebbe impossibile fare senza avere un accesso diretto agli ordini di borsa;
  • c'è la possibilità di investire su mercati che non sarebbero accessibili, non è difficile trovare ETF che abbiano come indice di base il mercato cinese o quello indiano, nei quali se si hanno pochi capitali a disposizione è particolarmente difficile entrare;
  • si può avere una differenziazione molto interessante, soprattutto per gli ETF basati su indici borsistici, basterà acquistare le quote che ci interessano e il sistema ETF in sé si adeguerà a rappresentare l'indice
  • sono particolarmente liquidi
  • possono essere scambiati
  • gli ETF su indici pagano anche i dividendi, per esempio scegliendo un ETF sull'indice  SP500 è possibile ottenere gli stessi dividendi che si percepirebbero con il possesso diretto dei titoli

Come investire in ETF

E' possibile investire in ETF in totale autonomia oppure avvalendosi dell'aiuto di un consulente finanziario. Rivolgersi ad un consulente finanziario può rivelarsi la scelta più saggia quando si ha bisogno di definire, in un quadro generale, la propria pianificazione finanziaria e patrimoniale. 

Nel mondo degli investimenti, come alternativa ai consulenti finanziari, stanno prendendo sempre più piede i robo advisor. Si tratta di consulenti finanziari online, i cui servizi nascono dalla combinazione di risorse sia tecnologiche (algoritmi e software) che umane (consulenti finanziari dedicati). Questa configurazione ibrida rende i robo advisor in linea generale più efficienti e meno costosi dei consulenti finanziari tradizionali. Uno dei miglior robo advisor disponibile per gli investitori è sicuramente Moneyfarm.

Il Codice ISIN è il "nome tecnico" degli ETF. Una volta che si è scelto il titolo da comprare, bisogna cercare il codice ISIN che lo contraddistingue. Per comprare un ETF, quindi è necessario procedere per step:

  • Prima si individua il settore o l'indice su cui investire;
  • Successivamente si individuano gli ETF esistenti e si confrontano tra loro;
  • Scelto l'ETF, si cerca nel conto tramite il codice ISIN.

Gli ETF offrono un ampio spettro di possibilità, tipicamente su indici borsistici, obbligazionari e materie prime:

  • gli indici obbligazionari sono tipicamente i meno rischiosi e permettono di guadagnare magari poco, ma in maniera costante;
  • gli indici borsistici tendono ad essere più rischiosi anche se possono avere rendimenti molto al di sopra di quelli obbligazionari;
  • le materie prima sono in genere i più rischiosi e non dovrebbero interessare chi non ha una buona propensione al rischio.

Lati negativi degli ETF

Gli ETF si sono affermati anche in quanto rispetto ai fondi gestiti classici e attivi, hanno costi di gestione molto più bassi. I costi sono dunque molto bassi ma è necessario fare attenzione perché in settori a bassa redditività - esempio, obbligazioni - anche uno 0,1% annuo potrebbe fare la differenza.

Il problema non è nel prodotto in sé ma nell'uso che una persona desidera fare: gli ETF sono la forma migliore per effettuare investimenti diversificati a basso costo ed anche con capitale ridotto ma bisogna capire cosa si sta comprando. Senza un'adeguata allocazione si corre il rischio di costruire un portafoglio troppo aggressivo che potrebbe portare a perdite nel breve o medio periodo non attese.

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