Azioni growth o value

04.04.2020

I titoli possono essere classificati in diversi modi. Una distinzione importante è quella tra titoli value e growth, che tiene conto della valutazione delle potenzialità di crescita delle diverse società. La loro distinzione è presa molto in considerazione dagli investitori di tutto il mondo. 

Le azioni value e le azioni growth sono due tipologie di titoli azionari. Un'azione di una determinata società può essere classificata come value o come growth a seconda del suo P/E, insieme con la maggiore o minore velocità del tasso di crescita del business sottostante. Il P/E è il risultato della divisione fra il prezzo di mercato di un'azione e gli utili per azione della società.

Le azioni value sono i titoli con un P/E non molto elevato. Sono le società più stabili, che generano annualmente una discreta quantità di utili e che quindi sono più appetibili per gli investitori con meno propensione al rischio. Il loro nome deriva dal fatto che queste azioni hanno un valore intrinseco. Il potenziale di crescita di un'azione value è più basso delle azioni growth, ma la loro forza sta proprio nel valore intrinseco che genera quindi sicurezza e tranquillità nei confronti dell'investitore. Nell'ambito dei titoli value è possibile scovare veri e propri affari quando il pessimismo dilagante sui mercati deprime le quotazioni, portando il prezzo di una determinata azione a livelli di P/E molto basso. Spesso, ma non sempre, questo tipo di azioni coincide con società che operano in mercati considerati maturi, con previsioni di crescita modeste ed alti dividendi. I titoli value sono prevalentemente di società cicliche che presentano una certa volatilità dei profitti che viene automaticamente incorporata nei prezzi. Lo stesso avviene per i titoli industriali con una storia solida e buoni risultati nel passato, ma le cui prospettive per il futuro prevedono una crescita a ritmi moderati. 

Le azioni growth sono invece titoli azionari con un P/E abbastanza alto. Il prezzo di mercato è molto elevato perché gli investitori credono nel progetto e prospettano quindi la possibilità che la società generi utili negli anni a venire. Le azioni growth sono più adatte agli investitori con più propensione al rischio e quindi a caccia di un gran ritorno economico. La denominazione growth indica una potenziale alta crescita del titolo azionario in questione. Spesso accade che un titolo growth diventi un'azione value quando il prezzo scende a livelli molto bassi rispetto agli utili prodotti. Quelli sono i momenti migliori per investire in azioni growth. Il punto debole sta nel fatto che qualora il tasso di crescita degli utili dovesse rallentare i titoli perderebbero subito di valore. Le azioni growth sono più adatte al trader che all'investitore. Le società relative operano in settori in rapida espansione, in grado di catturare l'immaginario collettivo che le vuole portatrici di una nuova era. 

Le valutazioni più elevate che caratterizzano i titoli growth sono giustificate da una serie di motivi. Intanto l'appartenenza settoriale del titolo: il settore tecnologico, di solito, presenta un numero elevato di titoli growth, poiché le attese su questo mercato sono di grande crescita per i prossimi anni e di conseguenza i prezzi dei titoli tecnologici incorporano tali attese. Anche molti titoli del comparto farmaceutico sono classificati come growth: questo perché i brevetti garantiscono una protezione agli utili delle società produttrici per diversi anni dopo l'innovazione e i prezzi di questi titoli incorporano pertanto la maggiore stabilità degli utili garantita agli investitori. Infine i titoli blend sono una via di mezzo tra i titoli growth e i titoli value, questi titoli non adottano uno specifico stile d'investimento.

La distinzione tra azioni value e azioni growth può essere utilizzata per realizzare una più efficace diversificazione del proprio portafoglio. La correlazione tra le due tipologie di titoli infatti va riducendosi nel tempo e ciò significa che l'andamento negativo, supponiamo, dei titoli growth potrà con buona probabilità essere compensato dalle migliori performance della categoria value. L'aspetto importante da considerare è scegliere lo stile di investimento adatto al proprio modo di essere e di pensare.

Un buon punto di partenza per analizzare lo stile di gestione del proprio portafoglio è lo Style Box di Morningstar, una matrice a due dimensioni che indica quanto un titolo è di tipo growth, value o blend in base alla capitalizzazione (large, mid, small). Di solito le aziende che si trovano nella parte in alto a sinistra della matrice (large + value) sono considerate meno rischiose rispetto a quelle che si trovano in basso (small + growth).

Inoltre, se la propria strategia lo prevede, piuttosto che comprare un solo titolo value o growth è possibile acquistare un ETF (growth o value) che replicherà un indice che pone l'accento sulla buona sorte dei titoli azionari con caratteristiche value o growth. Coloro che vanno alla ricerca di rendimenti, per esempio, dovrebbero evitare gli ETF growth in quanto questi pagano poco sotto forma di dividendi. Generalmente, le aziende growth investono subito la loro liquidità nella società in quanto l'espansione è più redditizia rispetto all'erogazione di denaro agli azionisti. D'altro canto, ci si aspetta che gli ETF growth siano in grado di offrire in futuro un capital gain elevato nel momento in cui le aziende che lo compongono fanno fronte alle promesse fatte. 

Inoltre non ha alcun senso il fatto che gli investimenti growth sono generalmente considerati più volatili rispetto ai prodotti value e ad ampio mercato. Molte aziende growth non riescono a sopravvivere alla fase iniziale e spesso alcune meteore genereranno la maggior parte dei rendimenti, basta pensare a come Google e Facebook hanno dominato i loro rivali. Per cercare un ETF growth o value, bisogna andare sul sito di justETF e, nella sezione della ricerca, selezionare "Tutte le classi":

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