Trusters

03.01.2020

Trusters è una piattaforma di lending crowdfunding immobiliare che consente di investire nel mattone senza acquistare una casa. Questa piattaforma vuole offrire un servizio di qualità, caratterizzato da velocità ed efficienza, in modo da offrire la possibilità di investire in operazioni che si concludono e possono generare profitti a partire da 9 mesi

Trusters è una piattaforma di Lending Crowdfunding, si tratta quindi di una piattaforma che permette di fare un prestito ad una società promotrice che intende investire in un certo progetto immobiliare. Di solito la società mette una parte di capitale proprio e si finanzia per una parte del capitale su Trusters riconoscendo ai prestatori un tasso di interesse. In un'operazione classica, la società acquista l'immobile, riqualifica e/o ristruttura lo stesso e lo rivende. Rientrano nelle operazioni possibili ovviamente anche le ulteriori classiche operazioni di frazionamento, cambio di destinazione d'uso, recupero di sottotetti, et cetera. Trusters garantisce di accorciare i tempi dell'operazione vista la conoscenza del mercato e la possibilità di rivendere i progetti tramite il network delle agenzie immobiliari convenzionate.

Il gruppo è composto da professionisti con elevata esperienza nel settore, e tra i suoi partner troviamo aziende come RE/MAX: la piattaforma si avvale infatti dei servizi di questo gruppo immobiliare, numero uno in oltre 100 Paesi e che in Italia conta oltre 400 agenzie. Trusters si rivolge sia ai piccoli investitori (i quali possono investire anche cifre basse come 100 euro sui progetti immobiliari selezionati), che a professionisti del settore, costruttori e agenzie immobiliari. La piattaforma predilige investimenti a basso rischio, ma che possano comunque apportare agli investitori opportunità che garantiscano rendimenti interessanti

Per garantire ai clienti la massima sicurezza, Trusters opera in convenzione con Lemon Way, Istituto di Pagamento che gestisce i fondi depositati dagli utenti mantenendo la necessaria separazione patrimoniale. La somma minima per iniziare ad investire è di 100 €

Tutte le operazioni in vetrina vengono vagliate ed approvate dal team solo in seguito ad un'accurata analisi: tutta la documentazione è disposizione. 

Quanto si guadagna?

Si tratta di una domanda a cui non è possibile dare una risposta certa, poiché il guadagno previsto varia per ogni progetto dipende dal tipo e dalla durata dell'operazione stessa. E' possibile avere un'idea della previsione di guadagno: essa è contenuta in ogni singolo progetto, dove è indicata la stima del ritorno economico. Il rendimento stimato (ma attenzione, non garantito, come avviene in tutte le operazioni crowdfunding) è del 5% netto annuale.

E' rischioso?

Trattandosi di un investimento in un finanziamento il rischio è quello che la società proponente non sia in grado di ripagare il debito. Visto il taglio delle operazioni e la selezione delle società proponenti tale rischio dovrebbe essere al momento abbastanza limitato.

Ricordiamo infine che investendo in Trusters non si parteciperà direttamente al rischio che un'operazione renda meno di quanto ipotizzato in sede di business plan, come invece può accadere per gli investimenti immobiliari in equity crowfunding. Questo rischio rimane in capo alla società proponente.

Trusters è meno rischioso di altre iniziative perché parliamo di lending Crowdfunding in cui, a differenza dell'equity crowdfunding  (es: Walliance), non si condividono con la società proponente i rischi di insuccesso dell'iniziativa. 

Tassazione

Quando si preleverà l'utile dal conto deposito collegato all'account, si dovrà dichiararlo in sede di dichiarazione dei redditi. Gli interessi non vanno riportati in dichiarazione dei redditi, ma subiscono una tassazione del 26% alla fonte, in quanto le società progettiste fungono da sostituti d'imposta. 

Considerazioni

L'unico proponente ad oggi coinvolto ha in buona parte gli stessi soci di Trusters e l'agenzia immobiliare è anche essa parte del network. Questo permette ovviamente a Trusters e soci di massimizzare l'investimento, laddove invece il guadagno dei prestatori è sempre limitato all'interesse.

La società utilizzata per promuovere i progetti è (al momento) sempre la stessa (Prime Trading 1 Srl) e di questa, che è il vero rischio per chi finanzia. Il rischio è che un progetto sfortunato possa inficiare anche gli altri.  Sarebbe più corretto utilizzare una società per singolo progetto, anche se ciò porterebbe ad un innalzamento dei costi. Inoltre, in un'ottica di trasparenza non sarebbe male pubblicarne in futuro almeno conti e bilanci.

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